Domenica 22 aprile, come vi abbiamo anticipato qualche post fa,
siamo stati ospiti presso l’Officina Delle Idee di Messina, dove abbiamo avuto modo
di esporre la serie “(Omaggio a) Rossella Urru, durante l’evento abbiamo avuto
anche l’occasione di fotografare alcuni momento dello spettacolo “Le voci”
interpretato dai ragazzi della compagnia teatrale “Il Castello di Sancio Panza”.
Ecco alcuno scatti:
Domenica 22 Aprile, alle ore 17:30 vi aspettiamo presso l’Officina delle idee di Messina, dove esporremo la serie fotografica “(Omaggio a) Rossella Urru” che come ben sapete è dedicata alla volontaria italiana che è stata rapita nell’ottobre 2011 in Algeria e che speriamo, come tutti, torni presto a casa.
Saremmo contenti di vedervi lì, di poter condividere con voi questo momento, e di poter ancora una volta continuare a parlare di Rossella attraverso la fotografia.
Inoltre, venendo avrete anche l’occasione di assistere allo spettacolo teatrale “Le voci” (tratto dall’opera “L’antologia di Spoon River “di Edgar Lee Masters) diretto da Rosalia Radosti, interpretato dai ragazzi dell’associazione teatrale “Il Castello di Sancio Panza” e accompagnato dalle note del pianoforte di Alessio Pagano.
Giovedì 19 Aprile in occasione della “XIV settimana della cultura” noi di “The Working Photo” insieme ai ragazzi del 7photoclub (di cui facciamo parte anche noi) saremo presenti al Castello di Bauso, con una serie di fotografie riguardanti i centri storici della nostra Villafranca Tirrena.
Inoltre, Durante la manifestazione potrete vedere in anteprima il video “Pasquale Bruno: appunti per un documentario” di cui il nostro Domenico Bucca insieme a Gabriele Avigliani ha curato le immagini.
Il programma è ricco e variegato, a cominciare dall’inaugurazione di oggi pomeriggio, e dagli ospiti di stasera. Quindi se siete da queste parti fateci un salto!
Con grande piacere vi informo che ieri è uscito un nuovo articolo che parla della serie fotografica “(Omaggio a) Rossella Urru” scritto dal bravissimo fotografo e giovane giornalistaTobia Alberti. Quest'ultimo per concludere l'articolo ha anche rivolto delle domande al nostroDomenico Di Pietroche si è fatto portavoce del gruppo e che ha spiegato gli aspetti più importanti che ci hanno portato a realizzare una serie su Rossella Urru. Detto ciò, vorremmo concludere il post facendo i complimenti a Tobia per questa intervista, e un'augurio sincero affinché lui possa realizzare i suoi sogni. Intanto vi segnaliamo il suo blog fotografico, molto interessante e ricco di spunti e suggerimenti per chi è alle prime armi, e per chi ha già un bagaglio pesante di esperienze! Nel campo della fotografia non si finisce mai di imparare e siamo sicuri che Tobia continuerà a stupirci!
Alla serie fotografica “(Omaggio a) Rossella Urru” noi ci abbiamo sempre creduto, fin dall’inizio. Volevamo fare qualcosa nel nostro piccolo per poter continuare la lotta all’informazione a favore di Rossella Urru, dei suoi compagni spagnoli e di tutte quelle persone che spesso vengono dimenticate dall’opinione pubblica.
La prima volta che la serie è stata esposta al Comune di Villafranca Tirrena, lo scorso 4 marzo, avevamo un po’ di timore, non solo per non aver fatto un buon lavoro a livello fotografico che rendesse giustizia alla vicenda, ma anche e soprattutto perché non avevamo la certezza che questa serie potesse arrivare al cuore di chi la guardava.
Fortunatamente i riscontri sono stati davvero positivi, tantoché la serie è stata il mezzo di tante persone per diffondere il più possibile la vicenda di Rossella sulla rete. Anche i blog e i giornali online si sono interessati a questo lavoro, e con grande sorpresa, anche la Repubblica.it ci ha dedicato un piccolo spazio nel suo sito.
Martedì 27 marzo, abbiamo avuto anche il piacere di presentare questa nostra serie all’interno di un video-presentazione durante l’evento Speaker’s Corner alla vecchia Dogana di Catania.
Qui sotto potete vedere il video che abbiamo presentato:
In altri contesti abbiamo ribadito più volte che la serie fotografica (Omaggio a) Rossella Urru è nata da fortissime emozioni che sono venute a galla nell’ascoltare le parole di Geppi Cucciari durante la serata conclusiva del festival di Sanremo 2012. Prima di allora noi non avevamo mai sentito parlare di Rossella e di questa vicenda.
Subito ci siamo documentati su internet per saperne di più, anche se non c’era ancora molto, e in buona fede ci siamo fidati delle informazioni trovate nella rete, che qualche settimana dopo si sono rivelate non del tutto esatte (e ringrazio i ragazzi su Facebook che ci hanno fatto notare queste castronerie).
Gli errori sono questi:
Nei cartelloni leggete di 5 volontari spagnoli rapiti insieme alla Urru, anche se poi “fortunatamente” si sono rivelati 2.
Anche la data del rapimento non è del tutto esatta, nei cartelloni abbiamo scritto della notte tra il 23 e il 24 ottobre 2011. In diversi siti abbiamo riscontrato poi la data de il 22 e il 23 ottobre 2011.
Ci scusiamo per questi malintesi, ma nel giorno in cui abbiamo realizzato la serie eravamo davvero presi dall’emozione e non abbiamo dato la giusta attenzione alle notizie (sbagliando) riguardati la vicenda.
Ringraziamo comunque, chi nonostante questi errori, ci ha aiutati a diffondere questa serie fotografica, e l’ha utilizzata come appello d’aiuto per la liberazione di Rossella.
La serie “(Omaggio a) Rossella Urru”, è un tributo che abbiamo voluto fare alla volontaria italiana che è stata rapita in Algeria, nell'ottobre 2011, insieme ai suoi compagni spagnoli, da un gruppo di estremisti islamici . Purtroppo come molto spesso accade in Italia, la notizia di questo sequestro è passata inosservata, taciuta dall’opinione pubblica e dai media nazionali fino alla serata finale del Festival di Sanremo 2012, quando Geppi Cucciari con un suo intervento ha riportato l’attenzione su questa vicenda nelle nostre case. Da qui, nasce l’idea di voler realizzare questa serie, di far conoscere Rossella Urru e il volontariato nel mondo attraverso la fotografia.
Ciao a tutti e benvenuti su questo spazio!
The Working Photo è un progetto che raccoglie tanti piccoli progetti di tre ragazzi (Cristina Insinga, Domenico Di Pietro e Domenico Bucca) con la sfrenata passione per la fotografia, che ricercano e perfezionano giorno dopo giorno.
